Nell’era digitale, la shitstorm è un fenomeno che può colpire chiunque, anche senza una grande notorietà. Lo sa bene il parroco di Capri che nelle ultime settimane è stato investito da una tempesta di critiche feroci e spesso offensive, a causa di articoli di giornali basati su informazioni parziali. Questi articoli dipingevano un quadro avvilente: la Chiesa stava sfrattando poveri e associazioni a sostegno dei disabili per fare cassa con nuovi Bed & Breakfast. Tutto questo su un’isola con un problema abitativo enorme e a un mese dal Natale. Nonostante l'inverosimilità delle notizie, neppure l'ex direttore della Stampa e del Corriere della Sera si è risparmiato dal gridare allo scandalo su Radio24, sull'incoerenza della Chiesa che sarebbe stata pronta a fare cassa sulla pelle degli ultimi. Tuttavia, le accuse si sono rivelate infondate quando si sono esaminate le motivazioni documentate dalla parrocchia (qui il comunicato). Ci si chiede come mai un autorevole giornalista, su un autorevole radio, non abbia verificato le fonti riportando solo il punto di vista parziale di chi subisce lo sfratto, non andando ad indagare, però, sulle ragioni dello stesso.

Ormai la frittata è stata fatta, è semplice fare delle accuse, ma chiedere scusa è sempre più complicato, soprattutto oggi che le parole si propagano velocissime su internet.

Eppure nel tessuto sociale di ogni comunità, la figura del parroco riveste un ruolo di fondamentale importanza. Non solo guida spirituale e religiosa, ma anche punto di riferimento culturale e sociale. Il parroco è colui che, con dedizione e impegno, si fa carico delle necessità della sua parrocchia. Don Pasquale Irolla si meritava tutto ciò? 

Le attività di una parrocchia sono molteplici e spaziano dall’assistenza ai più bisognosi, all’organizzazione di iniziative culturali, dalla formazione catechistica dei giovani, alla conservazione del patrimonio artistico e storico, cosa che sull'isola di Capri non è da poco. Ogni iniziativa richiede tempo, energie e grosse risorse economiche.

Sostenere la propria parrocchia , nel limite delle proprie possibilità, è un gesto di responsabilità e di appartenenza per la realizzazione di progetti e attività che possono arricchire la comunità.

 

(immagine raffigurante Don Pasquale Irolla visto da Radio24)

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