dirittiOrmai è praticamente inutile discutere sulla necessità e sulla giustezza dell'introduzione in Italia delle unioni civili tra omosessuali. Eppure, per quanto quasi tutti si augurino che le coppie gay possano essere presto riconosciute, c'è una metà o forse più della popolazione (tra cui metto anche me) che nonostante non abbia nulla a che vedere con Family Day, sentinelle in piedi e omofobi vari, si augura che la legge Cirinnà non passi. Almeno non così come si presenta al momento.

Ciò che non convince questa maggioranza silenziosa è ovviamente la step-child adoption, la possibilità di adottare il figlio del compagno.
E per quanto i sostenitori di questa legge si affatichino a ripetere che non si parla da nessuna parte di "utero in affitto", di fatto, implicitamente, si apre proprio a questa pratica. Infatti è già diffuso, tra gli omosessuali che se lo possono (e se lo vogliono) permettere, l'uso di recarsi in paesi dove questa cosa è legale e pagare una madre surrogata che una volta terminata la gravidanza dovrà togliersi dalle balle. Con la step-child adoption, il compagno del padre naturale farà presto ad adottare il bambino ormai orfano di madre e questa facilitazione invoglierà sempre più persone a questa pratica. In sostanza si tratta forse della più esecrabile forma di mercificazione della donna che sia mai stata concepita, la peggior forma di prostituzione. Chi lo nega finge di non sapere che, nella schiacciante maggioranza dei casi, queste donne non sono delle volontarie; esse "si prestano" per soldi ed anche gli ospedali ci lucrano molto bene. Ma vi siete mai chiesti quante donne, che non vivano una situazione di difficoltà economica, accetterebbero di farsi ingravidare artificialmente da uno sconosciuto, soffrendo le pene e i pericoli di un parto, per un figlio che una volta alla luce, le sarà strappato via per sempre?

I sostenitori delle step-child affermano anche che questa norma serva nei casi in cui i figli siano nati da un precedente rapporto etero. Ebbene, se così fosse vorrebbe dire che questi bambini hanno già 2 genitori! Solitamente non accade MAI che qualora due genitori si lascino i figli vengano adottati dal nuovo compagno della madre o del padre! E pure nei casi in cui uno dei genitori muoia, capita molto raramente che il nuovo partner del genitore sopravvissuto ne adotti il figlio.

Infine c'è chi addirittura afferma che la surrogazione di maternità sia una pratica apprezzabile, che non comporti nessuna spiacevole conseguenza per la madre locatrice dell'utero e per il bambino. Se davvero così fosse non ci sarebbero tutti quei casi in cui le madri poi non vogliono più rinunciare al bimbo portato in grembo. E non capiterebbe, così frequentemente come capita, che tantissimi figli adottivi a un certo punto della loro vita esprimano il desiderio di conoscere i loro "veri" genitori. Eh sì, perché essere genitori è crescere i figli, si, ma è anche chimica.
Soprattutto è molto più intenso il legame che lega una madre coi figli nei primi anni di vita.
Credo che magari sarebbe facilmente accettabile la step-child adoption per le lesbiche, in quanto un donatore di sperma anonimo si trova facilmente e senza dolori. Ma strappare un bimbo da sua madre per accontentare il desiderio di maternità di due uomini è semplicemente insensato ed egoistico... E basta con questa stronzata del diritto ad avere figli! Nessuno ce l'ha: sono i figli ad avere diritto a dei genitori!

 

Antonio De Gregorio

Commenti  

0 #2 Antonio 2016-02-12 11:55
La pensò esattamente come te. È una pratica che fa specie e basta.
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+1 #1 Luigi 2016-02-10 22:28
Il tema delle madri surrogate è senza dubbio delicato e anche io penso a uno sfruttamento di donne che hanno bisogno di soldi per vivere. Però è un discorso che va fatto a prescindere dalle coppie gay, visto che alle madri surrogate si rivolgono tante coppie etero con problemi di sterilità,solo che in questo caso sembra quasi un atto di pietà, mentre per le coppie gay pare sempre tutto aberrante. O no? ;-)
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