Oggi c'è un problema che accomuna tutte le località turistiche italiane, che per forza di cose possono contare su un turismo stagionale concentrato in pochi mesi dell'anno: la formulazione della nuova indennità di disoccupazione involontaria, la Naspi, che per un lavoratore stagionale significa, grosso modo, percepire la metà di quel sussidio che l'Inps garantiva durante i mesi di non lavoro.
 
La situazione è delicatissima. Per la Naspi 2015 il Governo ha messo una “pezza” per il settore turismo, ma non c'è nessuna menzione per i lavoratori del settore commercio (chi ha lavorato in un negozio si attacca al tram?) né degli altri settori coinvolti e non sono chiari nemmeno i confini del settore turismo (si attacca al tram anche chi ha lavorato in un bar o ristorante?). Se c'è tanta incertezza per il 2015, a meno di uno sperato dietrofront, per il 2016 sappiamo che nessuno si salverà.
 
E' un problema che non riguarderà solo i lavoratori stagionali ma la comunità del luogo nella sua interezza. I sussidi in economia hanno la caratteristica di alterare il normale equilibrio di un mercato e quindi, semplicisticamente, potremmo definire “dopate” le economie dei luoghi turistici che fino ad oggi hanno goduto di tali sussidi. Tuttavia stiamo parlando di misure di welfare che spesso garantivano ai lavoratori stagionali solo di vivacchiare e mandare avanti le famiglie. Il nuovo equilibrio prevederà allora meno consumi, meno servizi richiesti, ancora meno lavoro ed impoverimento di quei luoghi che vivono unicamente di turismo.
 
Il problema non è solo che lo Stato smette di “supportare” un settore strategico, ma che le indennità erogate nel passato hanno creato una sorta di dipendenza nelle economie locali che probabilmente non hanno ora gli anticorpi per gestire un tale stravolgimento.
La sfida del 2016 per tante località sarà allora creare una alternativa al turismo, quello che bastava ieri non basta più. La speranza è nelle mani di Amministrazioni lungimiranti, imprenditori coraggiosi e nell' auto-imprenditorialità dei lavoratori stagionali che si metteranno in proprio o si organizzeranno in cooperative.
 
Esistono anche località più fortunate in cui le indennità di disoccupazione in passato hanno alterato in peggio l'economia: località che hanno grandi potenzialità dovute a differenti tipi di turismi (balneare, culturale, verde, congressuale, termale, ecc) in cui sarebbe stato possibile sfruttare una domanda che copriva un arco temporale più esteso, ma dove tutto, invece, si fermava dopo sei mesi, poiché sembrava più conveniente, o comodo, sfruttare il sistema di welfare.
 
In ogni caso c'è bisogno di un colpo di reni: è una grande sfida per il futuro di tante piccole economie e non si può rimanere fermi a subire gli effetti di questo cambiamento.
 
La vostra esperienza qual'è? Che idea vi siete fatti del futuro prossimo?
 
 
 
 
AGGIORNAMENTO AL 27/11/2015
 
Oggi l'Inps ha emanato la circolare n.194 e quanto temuto si è verificato, per il 2015 solo le categorie di sotto indicate riusciranno ad avere un sussidio che copra l'intero periodo di disoccupazione, tutti gli altri (commercio, trasporto, servizi ecc) percepiranno il sussidio solo per un periodo pari alla metà di quello lavorato.
 

TURISMO

CSC 70501

Alberghi (ATECO 55.10.00): fornitura di alloggio di breve durata presso alberghi, resort, motel, aparthotel (hotel&residence), pensioni, hotel attrezzati per ospitare conferenze (inclusi quelli con attività mista di fornitura di alloggio e somministrazione di pasti e bevande).

Villaggi turistici (ATECO 55.20.10).

Ostelli della gioventù (ATECO 55.20.20).

Rifugi di montagna (ATECO 55.20.30): inclusi quelli con attività mista di fornitura di alloggio e somministrazione di pasti e bevande.

Colonie marine e montane (ATECO 55.20.40).

Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence (ATECO 55.20.51):

  • Fornitura di alloggio di breve durata presso: chalet, villette e appartamenti o bungalow per vacanze;
  • Cottage senza servizi di pulizia.

Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte (ATECO 55.30.00): fornitura a persone che soggiornano per brevi periodi di spazi e servizi per camper, roulotte in aree di sosta attrezzate e campeggi.

 

CSC 70502

Ristorazione con somministrazione (ATECO 56.10.11):

  • Attività degli esercizi di ristoranti, fast-food, rosticcerie, friggitorie, pizzerie eccetera, che dispongono di posti a sedere;
  • Attività degli esercizi di birrerie, pub, enoteche ed altri esercizi simili con cucina.

Ristorazione ambulante (ATECO 56.10.42):

  • Furgoni attrezzati per la ristorazione ambulante di cibo pronto per il consumo;
  • Preparazione di cibo per il consumo immediato presso banchi del mercato.

Ristorazione su treni e navi (ATECO 56.10.50):

  • Ristorazione connessa all’attività di trasporto, se effettuate da imprese separate.

Bar e altri esercizi simili senza cucina (ATECO 56.30.00):

  • Bar;
  • Pub;
  • Birrerie;
  • Caffetterie;
  • Enoteche.

CSC 70503

Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali (ATECO 93.29.20):

Attività ricreative in spiagge, incluso il noleggio di cabine, armadietti, sedie eccetera.

CSC 70504

Gelaterie e pasticcerie (ATECO 56.10.30).

Gelaterie e pasticcerie ambulanti (ATECO 56.10.41).

CSC 70401

Attività delle agenzie di viaggio (ATECO 79.11.00):

  • Attività delle agenzie principalmente impegnate nella vendita di viaggi, tour, servizi di trasporto e alloggio, per il pubblico e per clienti commerciali;
  • Attività delle agenzie di viaggio: fornitura di informazioni e consigli, pianificazione dei viaggi, organizzazione di viaggi su misura.

Attività dei tour operator (ATECO 79.12.00):

Attività di organizzazione e gestione di viaggi turistici vendute da agenzie di viaggio o direttamente dai tour operator. I viaggi possono includere uno o più dei seguenti servizi: trasporto, alloggio, pasti, visite a musei e ad aree di interesse storico culturale, eventi teatrali, musicali o sportivi.

Attività delle guide e degli accompagnatori turistici (ATECO 79.90.20).

Attività delle guide alpine (ATECO 93.19.92).

CSC 70705

Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto (ATECO 56.10.20):

  • Preparazione di pasti da portar via “take-away”;
  • Attività degli esercizi di rosticcerie, friggitorie, pizzerie a taglio eccetera che non dispongono di posti a sedere.

 

STABILIMENTI TERMALI

CSC 11807

Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20).

CSC 70708

Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20).

Alessandro Vinaccia

 

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