Ci avviciniamo al periodo dell'anno in cui più pesa per la comunità Caprese la bassa stagionalità: durante il clima natalizio sembrano stridere le vie dello shopping chiuse, le vetrine tristi coperte da adesivi ed i tanti cantieri che iniziano ad aprire. 

L’Effetto Domino della Chiusura Stagionale

Quando gli alberghi chiudono per la stagione, si verifica un effetto domino: i ristoranti, i negozi e i bar seguono l’esempio, lasciando l’isola quasi deserta. Per la comunità è sempre una sconfitta, da centro del mondo, l'Isola sembra diventare l'ultimo paesino di montagna spopolato. I gruppi di turisti che vengono in questo periodo in cerca di passeggiate e relax notano comunque tutta questa desolazione e nei periodi peggiori non trovano un bagno o dove poter mangiare un boccone. Il sistema isola fa una pessima figura quindi non solo verso i propri residenti ma anche e soprattutto con le migliaia di turisti che, mare permettendo, vengono a passeggiare a Capri anche durante la bassa stagione.

Superare il Concetto di Stagionalità

Per una questione di immagine e di migliore vivibilità, l’isola di Capri dovrebbe cercare di superare il concetto di stagionalità. Tuttavia, è importante fare un discorso intellettualmente onesto e considerare anche i vantaggi delle chiusure stagionali. Questo articolo cerca di esaminare sia le sfide che i vantaggi della bassa stagionalità a Capri, offrendo una panoramica completa della situazione economica dell’isola.

 

VANTAGGI E SVANTAGGI PER LE ATTIVITA' COMMERCIALI

Riduzione dei costi operativi
Il primo e più ovvio vantaggio è la riduzione dei costi operativi. Durante la bassa stagione, il volume delle vendite può diminuire significativamente. Mantenere aperto un' attività commerciale in questo periodo può comportare costi come le utenze e i salari dei dipendenti, che potrebbero non essere coperti dai ricavi. Chiudendo temporaneamente, le imprese possono risparmiare su questi costi.

Manutenzione e miglioramenti
La chiusura durante la bassa stagione offre anche l’opportunità di effettuare lavori di manutenzione e miglioramenti che potrebbero essere difficili da realizzare durante i periodi di apertura. Questo può includere la ristrutturazione degli interni, l’aggiornamento delle attrezzature o la formazione del personale.

Pianificazione e strategia
Un altro vantaggio è la possibilità di dedicare del tempo alla pianificazione e alla strategia. Durante la bassa stagione, i proprietari di attività commerciali possono prendersi il tempo per analizzare le prestazioni dell’anno precedente, pianificare per l’anno successivo e sviluppare nuove strategie di marketing e vendita.

Salute e benessere dei dipendenti
Infine, la chiusura durante la bassa stagione può contribuire al benessere dei dipendenti. Questo periodo può fornire un’opportunità per i dipendenti di riposarsi e rigenerarsi prima dell’inizio della stagione alta, il che può portare a una maggiore produttività e soddisfazione sul lavoro.

 

Ma chiudere temporaneamente le attività comporta anche dei svantaggi competitivi che si pagano nel breve e lungo periodo.

Perdita di dipendenti
Specularmente la chiusura può anche avere un impatto negativo sui dipendenti, soprattutto su coloro che hanno necessità di un rapporto lavorativo più stabile e continuativo. Potrebbe essere necessario licenziare il personale durante la chiusura, il che può portare a perdere personale già formato e valido e di conseguenza nuovi costi di assunzione e formazione quando l’attività riapre con annessi problemi e rischi.

Costi di chiusura e riapertura
Ci sono costi associati alla chiusura e alla riapertura di un’attività, come la manutenzione, la pulizia e la pubblicità. Questi costi possono essere significativi e devono essere presi in considerazione.

 

Perdita di clienti e di occasioni di fidelizzazione

Chiudere durante la bassa stagione può portare alla perdita di clienti. I clienti abituali potrebbero cercare alternative e potrebbero non tornare quando l’attività riapre. Analogamente per l'attività commerciale si riduce la finestra temporale per attirare e farsi apprezzare da nuovi clienti in un momento in cui c'è, fisiologicamente, meno concorrenza.

 

In conclusione fin quando i vantaggi supereranno i rischi, senza l'introduzione di limitazioni o incentivi, è improbabile che l'isola di Capri superi la forte stagionalità degli ultimi decenni che come abbiamo visto può avere anche dei risvolti positivi. Sicuramente non basta la moral suasion dei Governanti e dei concittadini per convincere le varie attività a non chiudere o fare una rotazione delle chiusure, ma servirebbero: sgravi fiscali, sovvenzioni e promozione del turismo fuori stagione. Ciò significa una volontà collettiva forte di intraprendere ivestimenti abbastanza importanti per cambiare le cose. Ma questa volontà esiste, oppure no?

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