Un film di: Nanni Moretti. Con: Nanni Moretti, Fabio Traversa, Luisa Rossi, Lina Sastri, Glauco Mauri. Genere: Commedia. Durata: 103 min. Produzione: Italia. Uscita: 1978.

Premetto che stimo Nanni Moretti e mi piace questo suo personaggio che entra a gamba tesa nelle discussioni, da la propria opinione, e invita i suoi interlocutori a dargli delle risposte, ma solo dopo averli fatti apparire come degli idioti. Quindi sono un decente fan del regista italiano.

Il film in questione in particolare ha come protagonisti il solito Michele e alcuni suoi amici, tutti tra i 25 e i 30 anni, che insieme riflettono sulla loro condizione triste, in una Roma che non è quella che si vede di solito nei film.
In particolare si legge una critica a quei movimenti studenteschi (e non solo) di una certa sinistra che hanno avuto la colpa di essersi allontanati troppo dalla realtà e di aver ragionato su cose per nulla concrete e che soprattutto non hanno portato a nulla di concreto.
E' molto simpatica la scena con la ex fidanzata che risponde alla domanda "cosa fai nella vita?" "mi interesso di tante cose cinema, teatro, musica, fotografia...." e alla domanda "in concreto che lavoro fai?" "in pratica niente";

Ritornano poi il conflitto silenzioso con i genitori, che ha proprio nell'aspetto silenzioso la sua patologia, e la paura per il futuro ("che cazzo farò quando i miei non mi mantengono più?").

Quanto a me, vidi il film un po' di anni fa al cinema alle sei del pomeriggio. Eravamo in sala io, un paio di compagni di bevute pomeridiane e forse qualche altro sventurato che cercava riparo dalla pioggia. I miei due compagni di avventura mi ripetono, ancora oggi, che il film non è noioso, ma io credo che sia in assoluto la cosa più pallosa vista in vita mia. Dopo venti minuti dall'inizio pensavo già al suicidio come ad una soluzione praticabile per interrompere lo strazio.

Come avrete capito, la pellicola non manca di considerazioni pungenti e scene divertenti. Ho sempre creduto che sarebbe stato interessante dividere il film in tanti spezzoni separati: la scena della chiacchierata con la ex fidanzata o quella in cui al telefono si chiede se è meglio andare o meno ad una certa festa risulterebbero, se sciolte dal resto del film, molto piacevoli e non meno intelligenti di quanto vogliono essere.

In conclusione, ho cercato di darvi una descrizione dettagliata di quello che ho percepito dal film proprio perchè vi invito a farvi bastare queste mie considerazioni. Vi consiglio di non vederlo mai in unica soluzione. CHIARO??? MAI.

E' una palla indescrivibile, se fosse durato un minuto di più oggi non sarei qui a raccontarvelo.

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