A Capri, nel periodo estivo, sbarca una media di oltre 20.000 persone al giorno.
Tra alberghi e B&B vari, c'è una disponibilità di circa 5000 posti letto e spesso non si trova un buco.
Poi ci sono le case-vacanza di habitué e chiattilli vari che ad agosto sembrano costituire la maggioranza della fauna locale.
Qualche migliaio di persone che si trasferisce qui per lavorare in strutture turistiche varie e alla fine finisce col maritarsi con qualcuno coi soldi...
Infine, la minoranza etnica: i capresi, (che sono cosa ben diversa dai residenti a Capri).
Praticamente, a Capri, in estate, stamm un 'nguoll a n'at.

Ci sono problemi di mobilità:
Gente che ha perso i migliori anni della sua vita facendo la fila della funicolare. E quando finalmente credeva di avercela fatta, gli hanno detto che doveva andare a fare prima il biglietto dall'altro lato... Gente che pur sopravvivendo all'asfissia sugli autobus, ha poi sofferto di agoràfobia per il resto della vita. Gente che è rimasto gravemente contusa nel corso della dura lotta per l'accapparramento di un taxi.
Gente che ha passato tutta la giornata in fila alla Grotta Azzurra per ammirarla 3 minuti e poi suicidarsi.
Gente che si è incamminata a piedi verso la piazzetta, leggendo il cartello "a 900 metri" e poi si è scavata la fossa da sola all'altezza di Marucella.
Gente che ha affittato il motorino pur non intendendo andare al Capilupi. Ma poi passando di lì ha raggiunto un mondo migliore.

Ci sono problemi di privacy:
Se vuoi farti una sciammera improvvisata non puoi andare neanche sopra Cetrella che ti sbuca una comitiva di tedeschi da dietro a una frasca. Non puoi entrare in una grotta che si affacciano venti gozzi in 10 minuti. Non puoi andare sulla spiaggia che c'è un continuo via vai di gente che sale e scende dagli yacht.
Te ne devi solo andare a casa, ma a Capri le case sono generalmente piccole e i vecchi stanno già svegli alle tre di notte.

Poi ci sono problemi ambientali e di salute pubblica, come la centrale elettrica che a furia di andare sotto sforzo prende fuoco o la gente stressata che ogni tanto vatte a qualcuno.

E poi il traffico. Un traffico terribile.
Spesso ci vuole mezz'ora per arrivare dal porto alla piazza in macchina. L'ambulanza che non può passare, le iastemme perché rischi di fare tardi a un appuntamento o a prendere l'aliscafo, 'mmocc a chitammuort... Che poi i bus, i taxi e i pullman turistici bloccati nel traffico tardano anche a tornare al porto, rendendo ancora più infernale la situazione già satura di Marina Grande, in cui nel frattempo continuano a sbarcare altre migliaia di turisti.

Insomma diciamolo chiaramente: questo sovraffollamento, da una parte, genera gli sfaccimmi dei soldi. Soldi che altrove neanche si immaginano e che hanno attirato qui le peggiori canaglie. Dall'altra rende quest'isola scomoda, caotica, invivibile.

Mo, De Martino il sindaco di Capri ha detto che bisogna fare in modo che gli sbarchi non arrivino tutti insieme, perché bisogna lasciar defluire la gente dal porto. Nulla di eccezionale.
Si è alzata una levata scudi:
Il primo a ribellarsi è stato il braccio armato di Aponte, Ajello. Quello che disse che i capresi avevano bloccato il porto per 10 centesimi... Uno che, in un paese civile, probabilmente, avrebbero già affondato. Ha suggerito di vendere il biglietto della funicolare a bordo degli aliscafi. Che genio.
Poi il sindaco di Anacapri, Cerrotta, che ha proposto invece un allargamento della banchina e il proseguo del progetto per una funivia che colleghi il porto con Anacapri. Proposte neanche sbagliate, ma che si perdono nel futuro, mentre la tragedia è attuale; anche se Anacapri ne soffre molto di meno, non ospitando il porto e avendo problemi si traffico solo nel punto che va dal Cesare Augusto al Monumento.

Nel frattempo, non potendo fare molto per ridurre la frequenza degli sbarchi, l'Amministrazione di Capri ha provato almeno a dare un taglio al traffico.
Ha invitato gli alberghi a non utilizzare più di un pulmino a struttura. E qui, qualche albergatore già si è incazzato e ha annunciato battaglia.
E poi, stop ai camion dalle 10.30 e le 14.00 e dalle 15.00 alle 18.00. E stop ai bus turistici dalle 9.15 alle 9.45 e dalle 14.00 alle 15.00.
Un'ordinanza che se fatta rispettare sicuramente porterà ottimi risultati.
Resta il problema di come far scendere al porto i gruppi turistici che devono partire nell'ora del blocco agli NCC e a questo proposito si sono sentite le proteste di guide turistiche e aziende di noleggio.
Mi riservo dunque di suggerire queste proposte:
- i gruppi scendono prima;
- scendono a piedi;
- prendono la funicolare, che tanto possono fare il biglietto prima;
- prendono il taxi;
- si menano nei camion merci che tanto al ritorno sono vacanti;
- partono più tardi;
- facendo salvi gli anziani e coloro che li accompagnano, il resto della gente che nel 2016 viaggia in gruppi organizzati è scema: si fottessero loro al posto nostro.

Non è possibile aggiustare la cosa senza toccare niente. Cerchiamo di collaborare tutti per far sì che la situazione migliori e che la nostra isola sia più vivibile. Lo possiamo fare solo noi, di sicuro non gente come Ajello.
Come dicevano i vecchi antichi: 'E sord vann e vennen, 'a cos cchiù important è 'a salut!

 

Antonio De Gregorio