Ciro Lembo, 20 anni consigliere-assessore e 10 anni sindaco, è stato, ed è, uno dei principali protagonisti della scena politica caprese.

Capo-popolo, stratega e animale da elezioni, sembra pronto a ritornare in campo per fare ciò che gli riesce meglio: vincere.


Ci ha raccontato il suo punto di vista senza risparmiarsi e senza risparmiare nessuno.


Come si è avvicinato alla politica? Quali erano i suoi ideali giovanili? A livello nazionale quale partito le piace di più attualmente?


Il mio interessamento è cominciato alla fine degli anni '70, candidandomi poi nel 1980 con la Democrazia Cristiana che all'epoca era sicuramente il partito più forte a Capri, come nel resto d'Italia. Allora, nonostante presi circa 300 voti non fui eletto. Mi ricandidai sempre con la DC nel 1985 e fui eletto con più di 400 voti, anche se c'è da dire che in quel periodo si potevano esprimere fino a quattro preferenze.
Siccome in quella consiliatura ci furono ben 5 sindaci in 5 anni, prima delle elezioni del 1990 io e qualcun altro realizzammo l'azzardo di uscire dalla DC (ancora non c'era stata Tangentopoli) e creammo la lista civica con Marino Lembo che ha portato poi Costantino Federico a diventare sindaco.
Da quando non c'è più la Democrazia Cristiana in Italia, la situazione è diventata complicata... Tendenzialmente mi sento più di destra, ma non c'è un partito da cui mi sento rappresentato. Vedo molta confusione... Posso dire che mi è dispiaciuto per la bocciatura della riforma costituzionale al referendum, perché credo che questa avrebbe potuto portare maggiore chiarezza e semplificazione. In ogni caso, pur non essendo di sinistra, mi piace Renzi e l'ho votato alle europee ed entrambe le volte che ha partecipato alle primarie. Mi piace perché ha fatto l'amministratore. Io dico sempre che la politica che si fa a Roma è teoria, amministrare i territori è pratica: bisogna affrontare i problemi di tutti i giorni, settimana per settimana e stare tra la gente sempre... Invece da quando i parlamentari non sono più scelti dagli elettori, essi sono diventati delle figure lontane dai territori e dai cittadini che dovrebbero rappresentare; se prima, per risolvere un problema, potevi rivolgerti al deputato o senatore del tuo collegio, ora non sai più a chi appellarti... sono tutti uomini delle segreterie e "signorsì".

Lei è stato sindaco per 10 anni. Quali sono i più grandi successi che ritiene di aver ottenuto? Cosa, invece, le sarebbe piaciuto fare ma non c'è riuscito?


Il mio risultato più importante è senza dubbio il collegamento elettrico dell'isola alla rete nazionale e il conseguente spegnimento della centrale, che rappresenta una svolta storica per Capri. Ho dovuto ingaggiare una battaglia contro la SIPPIC, azienda per cui ho lavorato e che ha dato tanto a Capri, fino all'attuale gestione De Nardo, che è stata deleteria secondo me.
La seconda cosa più importante è stata l'introduzione della tassa di sbarco, ottenuta quand'ero vice-presidente dell'ANCIM. Questa ha portato grossi introiti al comune e ha consentito l'abolizione della tassa di soggiorno sull'isola.
Sulla stessa lunghezza d'onda, ritengo sia stato un merito anche la bigliettazione ai Giardini di Augusto. Infine sono fiero della riapertura di via Krupp, dopo 32 anni, e mi compiaccio dell'introduzione della linea bus sulla Don Giobbe Ruocco d della realizzazione dell'isola ecologica. L'obiettivo che mi manca e vorrei centrare, sarebbe il cambiamento della concessione degli spazi pubblici utilizzati dalla funicolare da gratuita ad onerosa; per poi far viaggiare gratuitamente ultrassessantenni e studenti. Il principio che mi ispira è sempre stato quello che i capresi devono partecipare alla ricchezza prodotta dall'isola. E poi sarebbe bello completare il palazzetto dello sport, anche se lì poi si presenterà il problema dei costi di gestione, infatti, già un primo esperimento di completamento gestione è andato deserto.

Perché litigò con Costantino Federico? Cosa pensa di lui?


Ritengo che aldilà dei rapporti, ormai interrotti, bisogna riconoscere le sue indiscutibili capacità di amministratore e oratore. È sicuramente una persona preparatissima. Peccato per il suo carattere... dal 2004 non ci siamo trovati d'accordo sull'impostazione di alcune pratiche e l'ho dovuto allontanare dalla maggioranza. In ogni caso voglio dire che se ha fatto il sindaco per 14 anni il merito è stato mio e di Marino Lembo, che gli abbiamo preparato il terreno, facendo accordi con la DC e poi organizzandogli la lista civica e mantenendogli la maggioranza. Lui nei rapporti con la gente non era molto bravo e con le continue fratture che creava, senza di noi sarebbe durato al massimo 14 mesi. Ritengo che la storia mi abbia dato ragione.


Lei alle ultime elezioni ha abbandonato la sua vecchia maggioranza e ha appoggiato la PrimaVera. Perché e perché ora non le piace più?


Sarebbe più corretto dire che la mia vecchia maggioranza ha abbandonato me. Io avevo deciso di non candidarmi ma avrei sicuramente appoggiato Marino se avesse rinnovato un po' la lista e non avesse inserito Marzio Lembo e il suo gruppo che si è storicamente opposto al progetto Terna, per me fondamentale.
Certo che se non ci fosse stata la rottura tra me e Marino, per qualche anno ancora non ce ne sarebbe stata per nessuno. Io lui e Marzio eravamo i tre Lembo della politica caprese. Lui ha divorziato col vincente e si è messo col perdente. È stata una scelta sua.
Per quanto riguarda la PrimaVera, non sta dando i risultati sperati, non sa stare a contatto con i cittadini e si è dimostrata arrogante e distante dal paese. Non riesce nemmeno a far funzionare l'illuminazione pubblica! Ritengo grave che tengano ancora vergognosamente chiusa via Krupp, che potrebbe facilmente essere riaperta, e non ho condiviso alcune scelte come quella di rilevare il 49% del Porto Turistico, buttando un sacco di soldi a mare...

Cosa pensa a proposito dei temi caldi sulla petulanza, sul traffico e sulla possibilità del numero chiuso?


Sulla petulanza sono stato il primo ad emettere un'ordinanza per arginarla. Il problema è quello del controllo. Per non parlare del fatto che spesso il giudice di pace annulla le multe elevate. La soluzione migliore sarebbe la creazione, in accordo con i barcaioli, di un meeting poi dove i turisti potrebbero essere accolti e organizzati e i barcaioli uscire a turno.
Gli sbarchi vanno regolamentati ma sono contrario al numero chiuso.
Per quanto riguarda il traffico mi impegnai per eliminare la strettoia accanto alla Decò. Il progetto fu anche approvato nel 2013 ma l'attuale amministrazione non l'ha realizzato ancora. In ogni caso non mi sarei mai sognato di limitare il transito dei pulmini turistici e far circolare la merce come ha fatto l'Amministrazione attuale.


Ci dia un giudizio su De Martino.

Beh, l'ho appoggiato, ma ha dimostrato tutta la sua debolezza caratteriale, ancor più del previsto. È alla mercé di alcuni ragazzi che vogliono imporsi.

Nella sua ultima lettera pubblica, lei si rivolge all'intervento di Vincenzo Ruggiero, Anna de Simone e Fabio De Gregorio. Possiamo dire che questi siano i suoi uomini?

Ruggiero e De Simone sicuramente fanno riferimento a me, mentre De Gregorio l'ho coinvolto soltanto su questa questione delle tariffe in Darsena per i capresi, siccome riteneva giusta la mia segnalazione. Ma non hanno potuto far niente.

Se lei glielo dovesse chiedere, Ruggiero e De Simone uscirebbero dalla maggioranza?


Per ora hanno preso tempo. C'è un principio di frattura, ma non si può dire cosa succederà.


Lei ha intenzione di ricandidarsi a sindaco? Se sì, con chi farebbe la lista? Tornerebbe con i vecchi alleati?


La legge adesso me lo consente, potrei sia candidarmi come sindaco sia come semplice consigliere, appoggiando qualcun altro. L'importante è mettere in piedi un nuovo gruppo in grado di amministrare e impostare il futuro.


Potrebbe anche riallearsi con Marino?


Da parte mia, non escludo questa possibilità.

Lei quanti voti vale?


Penso di aver lasciato un buon ricordo di me... quindi direi un migliaio.


Come fa a prendere così tanti voti?


Sono sempre a contatto con la gente, il mio telefono risponde a chiunque. Quando un cittadino ha un problema o ha bisogno di essere indirizzato, io sono sempre disponibile e cerco di fare il possibile per aiutarlo. Ancora adesso che non sono più un amministratore. A differenza mia ci sono politici che si fanno vedere e "salutano" gli elettori, solo quando stanno a dieci giorni dalle elezioni.


Cosa pensa della voce che vorrebbe Franco Cerrotta possibile candidato nel comune di sotto?


Credo sia una bufala. Qualora fosse vero, il gioco si farebbe duro e a quel punto devono giocare i duri: non potrei esimermi dal candidarmi personalmente a sindaco.

Ci sembra quindi di capire che se davvero Cerrotta dovesse candidarsi qui, sicuramente non sarebbe in lista con Lei. Al contrario, Marino Lembo è in ottimi rapporti con lui...


In quel caso avrei la medicina per sgonfiarli entrambi, perché sarebbe un troppo palese "ci manda Picone". Devo dire che per quanto inverosimile sarebbe uno scontro interessante! Io sono pronto, non mi sono mai fermato.


Come vede Capri tra 10 anni?


Bisogna stare al passo con i tempi: servono i servizi e una buona accoglienza. Oltre ad avere le bellezze, ci siamo sempre distinti per la nostra vocazione all'ospitalità. La dobbiamo riprendere ed evitare quegli episodi sgradevoli che possono rovinare l'immagine dell'Isola.

 

Antonio De Gregorio 

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